Mi chiamo Stefania Carrea e l’amore per la terra che la mia famiglia mi ha trasmesso, in particolare mio padre, mi ha portato a prendermi cura in prima persona dei vigneti. Per questo motivo la mia azienda non poteva che chiamarsi Terre di Maté, dove Maté è la variante dialettale di Matteo, il nome di mio papà, l’uomo da cui ha avuto origine tutto. Terre di Maté nasce nel 2013 con la volontà di unire la tradizione familiare della coltivazione, nel rispetto della natura, con il più alto profilo qualitativo nella vinificazione. I miei vigneti si estendono per una superficie di 4,5 ettari interamente impiantato a Cortese di Gavi. L’area geografica di appartenenza è il basso Piemonte, al confine con la Liguria, in un territorio storicamente chiamato Oltregiogo, in particolare a Tassarolo (AL), nella zona detta Belvedere. Il vino delle Terre di Maté esprime il carattere e la passione della sua terra di origine, poiché è ottenuto grazie al rispetto e all’ascolto dei cicli naturali sia in vigna sia in cantina, utilizzando prodotti consentiti dalla coltivazione biologica. Tradizione ed artigianalità dalla pianta fino al bicchiere sono dunque i principi ispiratori alla base della ricerca di qualità intrapresa da Terre di Maté. Il vino che ne deriva, frutto dell’interazione tra l’uomo e il suo territorio, è dotato di una specifica e peculiare individualità che esige di esprimersi nel modo più spontaneo e naturale. Lavorare in vigna significa comprendere l’esigenza della terra e assecondarne i cicli naturali: da questo rispetto per il territorio nasce un vino la cui qualità e purezza sono figlie di questo imprescindibile legame con il terreno da cui deriva.
La coltivazione di tipo biologico si basa sul lavoro manuale e sull’adozione di metodi di intervento fedeli alla tradizione contadina. Le concimazioni sono rigorosamente naturali con l’assoluta esclusione di diserbanti chimici. Gli unici trattamenti utilizzati in vigna sono a base di rame e zolfo, prodotti normalmente usati nella coltivazione biologica.
La produzione accurata permette di mantenere elevata la qualità delle uve, garantendo la lavorazione in cantina di uve perfettamente sane. La potatura verde consente di avere grappoli ben soleggiati e arieggiati, meno soggetti a umidità e quindi a peronospora e oidio, in modo tale da diminuire la necessità di trattamenti a base di rame e zolfo.
La raccolta è manuale e avviene nel mese di settembre.
Ogni intervento è ridotto all’essenziale e unicamente volto a salvaguardare i sapori della terra, preservando la bontà naturale delle uve. La fermentazione avviene spontaneamente, senza lieviti selezionati.
Con l’arte e la tradizione di un artigiano capace di ridurre all’essenziale gli interventi si consegue l’obiettivo di ottenere un Cortese vinificato in purezza, capace di emozionare e dare luogo ad un’esperienza sensoriale unica.
Di color giallo paglierino con riflessi verdognoli, presenta un profumo di fiori bianchi, pesca a polpa bianca e frutta tropicale, con un aroma morbido, sapido e persistente.
Di color giallo paglierino con riflessi verdi, presenta un profumo fresco, fruttato con sentore di agrumi e di mandorla, con un aroma morbido, sapido e persistente.
Vitigno: 100% Cortese
Estensione dei vigneti: 4,5 ettari
Ubicazione dei vigneti: Si estende in zona collinare ad un altitudine di circa 250 metri s.l.m.
Suolo: Calcareo-Argilloso
Tipo di impianto: Guyot
Età media dei vigneti: 22 anni
Densità di impianto: 4000 ceppi per ettaro
Resa media per ettaro: 80 quintali
Operazioni manuali: Potatura invernale, potatura verde, spollonatura, sfogliatura.
Concimazioni: Prodotti naturali (stallatico)
Trattamenti: Rame e zolfo (prodotti bio, non sistemici)
Vendemmia: manuale Realizzata nel mese di settembre.
Vinificazione: Fermentazione spontanea in botti di acciaio
Maturazione: Circa 7 mesi in acciaio.
I solfiti vengono aggiunti in quantità molto inferiori al limite massimo imposto dalla certificazione biologica.
Nel Maté vino Bianco non vengono aggiunti solfiti in nessun processo di vinificazione.
Gli unici solfiti presenti in esso sono quelli naturalmente prodotti dalla fermentazione stessa.